giovedì 2 giugno 2011

Carissimi grillini e cicale

Carissimi grillini e cicale,

Non sono tra quelli che pensano che siate dei qualunquisti e basta.
Ma credo che l'energia e la passione che esprimete tramite pura indignazione, vada indirizzata verso uno sforzo di comprensione e di azione costruttiva, al di la degli slogan del tipo "sono tutti uguali" e "loro sono il sistema, noi siamo i diversi che lo vogliono cambiare".

Noi tutti facciamo parte del sistema, anche voi, amici miei.
A noi tutti questo sistema non piace, e ne vorremmo uno nuovo e diverso.
Per andare in questa direzione, dobbiamo trovare una volontà e delle azioni comuni, per costruire una nuova casa comune, le cui fondamenta non possono che essere quelle che ci ha consegnato la nostra storia, con tutti i limiti e i difetti che ci portiamo dietro, primi tra tutti l'individualismo, la tendenza a non rispettare le regole, e un lobbismo becero e nascosto basato sulla perpetrazione (e sull'ampliamento) dei privilegi di pochi e scaltri individui, a scapito della maggioranza di persone comuni, spesso non dotate degli strumenti necessari per capire la realtà nella quale ci troviamo.

E allora, cari amici, facciamo uno sforzo di distinzione e lettura della realtà, se ne siamo capaci, e offriamolo al servizio della discussione e della costruzione di una nuova casa comune. Non diciamo che sono tutti uguali (falso) e tutti appartenenti al sistema (vero, ma tutti compresi, anche voi). E' inutile. E' dannoso. E' dispersivo.

Facciamo uno sforzo per arrivare a definire nuove regole, impegniamoci a rispettarle e a farle rispettare. Copiamo e ispiriamoci alle regole che funzionano bene negli altri paesi, per definire le nostre.
E se non funzioneranno, impegniamoci a modificarle.

Contribuiamo a costruire una nuova casa comune, che ci piaccia, in cui ci troviamo bene, e facciamolo nel rispetto e nell'ascolto di quante più persone possibili che decideranno di percorrere questa strada insieme.

Questa è democrazia.
E' Partecipazione.
E' Politica.


Tutti i dittatori di tutte le epoche hanno sempre detto cose di questo tipo:

- io sono diverso da tutti gli altri che mi fanno schifo
- voglio l'abolizione dei partiti che sono corrotti
- sono fuori dal sistema
- sono contro il sistema
- voglio liberarvi dalle ingiustizie
- voglio il vostro bene

Berlusconi le ha dette 17 anni fa (e continua a ripeterle come un burattino caricato a molla, anche dopo aver "governato" per tutti questi anni), Mussolini ha detto queste cose, Hitler pure, Saddam idem, Ceausescu ... Devo continuare? Trovatemi anche un solo dittatore che non sia stato contro il sistema e contro i partiti.
Grillo è in ottima compagnia.

Personalmente preferisco evitare l' idolatria religiosa di un leader anti-sistema, che invece molti sostenitori di Grillo hanno.

A quelli-che-sono-contro-il-sistema preferisco tutto sommato gli schifosissimi partiti, nei quali talvolta sussiste un confronto democratico e una leadership che viene messa in discussione, anziché questo sollevarsi al di sopra del sistema e dello schifo che ci sta dentro.
Perché nello schifo ci siamo tutti.
Quello che dovremmo fare, è metterci a ripulirlo e a riformarlo con capacità di giudizio e di discernimento. Tramite una dialettica democratica.
Dovremmo fare in modo che giustizia, sanità, scuola, trasporti funzionino.
Dovremmo riuscire a far lavorare i giovani, rendendoli liberi di decidere cosa fare della loro vita, anziché in ergastolo nella loro camerette della casa natale.

Dobbiamo ricostruire il sistema, non distruggerlo.

Non vi siete accorti che dell'Italia rimangono solo macerie?

A me non interessa Grillo.
A volte dice cose interessanti, antre volte fa ridere (d'altra parte pare fosse un comico), altre ancora fa piangere e cascare le braccia.

Mi interessa la vostra passione.
La vostra voglia di cambiare le cose.
E a voi voglio dire: proviamo a cambiarle insieme!