martedì 23 agosto 2011

Qualche buona proposta

In un giorno di ferie, capita di andare a zonzo sulla rete, e imbattersi in delle chicche, come questa di Marco Travaglio:

http://www.youtube.com/watch?v=dPsl0LK77oc

Di questo lungo monologo, lascerei perdere la prima parte, in cui il nostro Giornalista si schiera contro Napolitano: la questione mi interessa poco, e preferisco non entrare nel merito. Lascerei anche perdere la parte dell'abolizione delle provincie, perché i dipendenti pubblici quelli rimangono, anche se abolisci (=accorpi con altre) alcune istituzioni statali.

Nella seconda parte, a partire dai 12' e 30'', ci sono alcuni buoni spunti che il parlamento (o volendo il governo, tramite i decreti legge) dovrebbe prendere in serissima considerazione.
Ma non certamente questo parlamento e questo governo, visto che rappresenta gli interessi economici che dovrebbero essere "regolarizzati", in maniera da diminuire i sacrifici (... sebbene ancora poco chiari) che vengono richiesti alla collettività.

Facciamo quindi finta che alle prossime elezioni venga scelta diversa maggioranza.
Cosa dovrebbe fare questa diversa maggioranza?

  1. Aumentare la tassazione ai capitali già scudati, fino al 20%, (rispetto all'attuale 5%). Questi capitali sono stati accumulati con attività di dubbia legalità, e comunque di nessuna trasparenza (chissà perché!). Da tener presente che questo solo provvedimento genererebbe un introito tra i 10 e e 15 miliardi, ovvero un terzo dell'intera manovra.
  2. Aumentare le pene per i reati fiscali/amministrativi ( attualmente max 3 anni), e diminuire quelle per i reati comuni (attualmente fino a 20 anni di reclusione). Se si intende seriamente combattere l'evasione e l'elusione fiscale: attualmente chi commette questi reati, tenuto conto degli sconti di pena, non rischia nemmeno un giorno di carcere, anche se giudicato colpevole all'ultimo grado di giudizio!
  3. Ratificare la convenzione penale del Consiglio d'Europa del 1999, che introduce reati che in Italia non esistono  ma che generano corruzione e inefficienza (nelle aziende italiane rispetto a quelle estere)
  4. Eliminazione/revisione della prescrizione, che dipende molto più dalle disponibilità economica dell'accusato, che dal fatto che sia colpevole o meno.
  5. Eliminare le soglie di non punibilità delle frodi fiscali e dichiarazioni infedeli

Aggiungo che su La Repubblica di oggi un articolo evidenzia come i capitali accertati come evasi dal fisco, tramite contenzioso civile vinto dallo Stato contro i privati, vengono recuperati in media solo del 10%, grazie alle pastoie della nostra legislazione che consentono ai buoni avvocati di forzare dei patteggiamenti che favoriscono i loro assistiti, e sfavoriscono lo Stato Italiano.

Le leggi che consentono questi patteggiamenti vanno abolite. Chi deve pagare, paghi tutto, o venga perseguito come in tutti i paesi evoluti.

Inoltre le procedure penali sono troppo lunghe, i ricorsi consentono di differire la sentenza fino a 10 anni dopo    gli eventi che l'hanno determinata. Queste procedure vanno semplificate.
Ad esempio, nel caso di contenziosi fiscali bisognerebbe evitare di ricorrere al processo penale, affidando la valutazione e la decisione ad un'autorità indipendente ed autonoma.

Queste indicazioni possono essere facilmente messe in pratica.
Auspico che l'attuale opposizione metta questi punti all'interno del proprio programma di governo.