mercoledì 5 ottobre 2011

Tempi moderni

Tranquilli, siamo caduti talmente in basso, che non si sentirà né il tonfo, né il tanfo

sabato 24 settembre 2011

Vampiri

E' come se il mondo si fosse messo a girare al contrario, e mano a mano accelerasse.
Sono i Vampiri che hanno cambiato il verso di rotazione del mondo.
Facendo così in modo che tutti gli altri siano deboli, confusi e impotenti, per succhiargli il sangue e ingrassarsi.

martedì 23 agosto 2011

Qualche buona proposta

In un giorno di ferie, capita di andare a zonzo sulla rete, e imbattersi in delle chicche, come questa di Marco Travaglio:

http://www.youtube.com/watch?v=dPsl0LK77oc

Di questo lungo monologo, lascerei perdere la prima parte, in cui il nostro Giornalista si schiera contro Napolitano: la questione mi interessa poco, e preferisco non entrare nel merito. Lascerei anche perdere la parte dell'abolizione delle provincie, perché i dipendenti pubblici quelli rimangono, anche se abolisci (=accorpi con altre) alcune istituzioni statali.

Nella seconda parte, a partire dai 12' e 30'', ci sono alcuni buoni spunti che il parlamento (o volendo il governo, tramite i decreti legge) dovrebbe prendere in serissima considerazione.
Ma non certamente questo parlamento e questo governo, visto che rappresenta gli interessi economici che dovrebbero essere "regolarizzati", in maniera da diminuire i sacrifici (... sebbene ancora poco chiari) che vengono richiesti alla collettività.

Facciamo quindi finta che alle prossime elezioni venga scelta diversa maggioranza.
Cosa dovrebbe fare questa diversa maggioranza?

  1. Aumentare la tassazione ai capitali già scudati, fino al 20%, (rispetto all'attuale 5%). Questi capitali sono stati accumulati con attività di dubbia legalità, e comunque di nessuna trasparenza (chissà perché!). Da tener presente che questo solo provvedimento genererebbe un introito tra i 10 e e 15 miliardi, ovvero un terzo dell'intera manovra.
  2. Aumentare le pene per i reati fiscali/amministrativi ( attualmente max 3 anni), e diminuire quelle per i reati comuni (attualmente fino a 20 anni di reclusione). Se si intende seriamente combattere l'evasione e l'elusione fiscale: attualmente chi commette questi reati, tenuto conto degli sconti di pena, non rischia nemmeno un giorno di carcere, anche se giudicato colpevole all'ultimo grado di giudizio!
  3. Ratificare la convenzione penale del Consiglio d'Europa del 1999, che introduce reati che in Italia non esistono  ma che generano corruzione e inefficienza (nelle aziende italiane rispetto a quelle estere)
  4. Eliminazione/revisione della prescrizione, che dipende molto più dalle disponibilità economica dell'accusato, che dal fatto che sia colpevole o meno.
  5. Eliminare le soglie di non punibilità delle frodi fiscali e dichiarazioni infedeli

Aggiungo che su La Repubblica di oggi un articolo evidenzia come i capitali accertati come evasi dal fisco, tramite contenzioso civile vinto dallo Stato contro i privati, vengono recuperati in media solo del 10%, grazie alle pastoie della nostra legislazione che consentono ai buoni avvocati di forzare dei patteggiamenti che favoriscono i loro assistiti, e sfavoriscono lo Stato Italiano.

Le leggi che consentono questi patteggiamenti vanno abolite. Chi deve pagare, paghi tutto, o venga perseguito come in tutti i paesi evoluti.

Inoltre le procedure penali sono troppo lunghe, i ricorsi consentono di differire la sentenza fino a 10 anni dopo    gli eventi che l'hanno determinata. Queste procedure vanno semplificate.
Ad esempio, nel caso di contenziosi fiscali bisognerebbe evitare di ricorrere al processo penale, affidando la valutazione e la decisione ad un'autorità indipendente ed autonoma.

Queste indicazioni possono essere facilmente messe in pratica.
Auspico che l'attuale opposizione metta questi punti all'interno del proprio programma di governo.

giovedì 2 giugno 2011

Carissimi grillini e cicale

Carissimi grillini e cicale,

Non sono tra quelli che pensano che siate dei qualunquisti e basta.
Ma credo che l'energia e la passione che esprimete tramite pura indignazione, vada indirizzata verso uno sforzo di comprensione e di azione costruttiva, al di la degli slogan del tipo "sono tutti uguali" e "loro sono il sistema, noi siamo i diversi che lo vogliono cambiare".

Noi tutti facciamo parte del sistema, anche voi, amici miei.
A noi tutti questo sistema non piace, e ne vorremmo uno nuovo e diverso.
Per andare in questa direzione, dobbiamo trovare una volontà e delle azioni comuni, per costruire una nuova casa comune, le cui fondamenta non possono che essere quelle che ci ha consegnato la nostra storia, con tutti i limiti e i difetti che ci portiamo dietro, primi tra tutti l'individualismo, la tendenza a non rispettare le regole, e un lobbismo becero e nascosto basato sulla perpetrazione (e sull'ampliamento) dei privilegi di pochi e scaltri individui, a scapito della maggioranza di persone comuni, spesso non dotate degli strumenti necessari per capire la realtà nella quale ci troviamo.

E allora, cari amici, facciamo uno sforzo di distinzione e lettura della realtà, se ne siamo capaci, e offriamolo al servizio della discussione e della costruzione di una nuova casa comune. Non diciamo che sono tutti uguali (falso) e tutti appartenenti al sistema (vero, ma tutti compresi, anche voi). E' inutile. E' dannoso. E' dispersivo.

Facciamo uno sforzo per arrivare a definire nuove regole, impegniamoci a rispettarle e a farle rispettare. Copiamo e ispiriamoci alle regole che funzionano bene negli altri paesi, per definire le nostre.
E se non funzioneranno, impegniamoci a modificarle.

Contribuiamo a costruire una nuova casa comune, che ci piaccia, in cui ci troviamo bene, e facciamolo nel rispetto e nell'ascolto di quante più persone possibili che decideranno di percorrere questa strada insieme.

Questa è democrazia.
E' Partecipazione.
E' Politica.


Tutti i dittatori di tutte le epoche hanno sempre detto cose di questo tipo:

- io sono diverso da tutti gli altri che mi fanno schifo
- voglio l'abolizione dei partiti che sono corrotti
- sono fuori dal sistema
- sono contro il sistema
- voglio liberarvi dalle ingiustizie
- voglio il vostro bene

Berlusconi le ha dette 17 anni fa (e continua a ripeterle come un burattino caricato a molla, anche dopo aver "governato" per tutti questi anni), Mussolini ha detto queste cose, Hitler pure, Saddam idem, Ceausescu ... Devo continuare? Trovatemi anche un solo dittatore che non sia stato contro il sistema e contro i partiti.
Grillo è in ottima compagnia.

Personalmente preferisco evitare l' idolatria religiosa di un leader anti-sistema, che invece molti sostenitori di Grillo hanno.

A quelli-che-sono-contro-il-sistema preferisco tutto sommato gli schifosissimi partiti, nei quali talvolta sussiste un confronto democratico e una leadership che viene messa in discussione, anziché questo sollevarsi al di sopra del sistema e dello schifo che ci sta dentro.
Perché nello schifo ci siamo tutti.
Quello che dovremmo fare, è metterci a ripulirlo e a riformarlo con capacità di giudizio e di discernimento. Tramite una dialettica democratica.
Dovremmo fare in modo che giustizia, sanità, scuola, trasporti funzionino.
Dovremmo riuscire a far lavorare i giovani, rendendoli liberi di decidere cosa fare della loro vita, anziché in ergastolo nella loro camerette della casa natale.

Dobbiamo ricostruire il sistema, non distruggerlo.

Non vi siete accorti che dell'Italia rimangono solo macerie?

A me non interessa Grillo.
A volte dice cose interessanti, antre volte fa ridere (d'altra parte pare fosse un comico), altre ancora fa piangere e cascare le braccia.

Mi interessa la vostra passione.
La vostra voglia di cambiare le cose.
E a voi voglio dire: proviamo a cambiarle insieme!

sabato 16 aprile 2011

La Seconda Repubblica fondata sull'egoismo e la P2


Vi invito a leggere l'articolo di Wikipedia sulla P2: http://it.wikipedia.org/wiki/P2
 Dal quale cito una frase che riassume alcuni punti programmatici della loggia massonica P2, contenuti nei documenti sequestrati nella villa di Licio Gelli il 17 Marzo 1981, nell'ambito dell'inchiesta sul rapimento di Michele Sindona:

Portare il Consiglio Superiore della Magistratura sotto il controllo dell'esecutivo, separare le carriere dei magistrati, rompere l'unità sindacale e abolire il monopolio della Rai erano altri punti del progetto”

E' facile riconoscere in quello che è avvenuto, o che sta avvenendo, in Italia, una perfetta aderenza con questi obiettivi. Infatti:
  • il monopolio RAI è stato frantumato già dai primi anni 80, grazie alle concessioni fatte dal governo Craxi alla Fininvest dell'amico Silvio, di poter trasmettere su tutto il territorio nazionale
  • L'unità sindacale è più che rotta: i sindacati italiani agiscono più come lobby per l'assunzione dei propri protetti, che come istituzioni che difendono i diritti di (tutti i) lavoratori
  • Separare le carriere dei magistrati fa parte del pacchetto di riforma della giustizia imposto al parlamento da parte dell'esecutivo, così come come portare sotto il suo controllo il CSM, i cui membri saranno in maggioranza nominati dall'esecutivo, mentre ora erano in maggioranza eletti tra giudici.
E' peraltro un fatto che Berlusconi sia stato iscritto alla P2, tessera numero 1816. Chi avesse dei dubbi, faccia qualche ricerca su Internet.

E' facile quindi concludere che Berlusconi e i suoi collaboratori siano stati i realizzatori di almeno alcuni dei punti del programma della loggia massonica P2, progetto portato a termine in massima parte.
E quanto sono stati bravi!
Non è stato necessario un golpe.
Non sono state necessarie infiltrazioni nascoste nei gangli del potere.
E' stato fatto tutto alla luce del sole: votazioni democratiche; dichiarazioni esplicite di quali fossero le intenzioni e le finalità dell'azione politica e “riformatrice” del gruppo di potere che da 15 anni (tranne le poche e insignificanti, almeno da questo punto di vista, pause determinate dai brevi e deboli governi Prodi) governa l'Italia. 
Tale gruppo di potere non ha nessun pudore nell'affermare che il governo è troppo debole, che i giudici vanno “irregimentati”, che il capo dello stato ha troppo potere, così come il parlamento.
Questi incredibili obiettivi di “riforma della costituzione” espressi dal Governo, vanno persino al di la del programma della P2, sebbene si muovano nello stesso solco eversivo di conquista dello Stato.

L'obiettivo è persino banale: privilegiare gli interessi degli appartenenti a questo gruppo di potere (non necessariamente limitato agli appartenenti alla P2, beninteso), a tal punto da modificare le regole stesse della Repubblica, in maniera tale da perpetrare nel tempo l'esercizio di questo potere, per se stessi e per i propri discendenti.
E' dunque questa la Seconda Repubblica sorta sulle macerie di tangentopoli e dei "vecchi" partiti.

Riassunti i legami dell'azione di governo rispetto agli obiettivi programmatici (quelli si) della P2, affronto questa tristissima evoluzione della Repubblica Italiana da un punto di vista sociologico.

Per spiegare quanto intendo dire in seguito, faccio una semplificazione estrema, affermando che gli italiani, da un punto di vista sociale, politico e valoriale, possono essere divisi principalmente in queste tre categorie:

  1. Gli egoisti.
    L'orizzonte dal quale sono attratti è quello dei propri interessi personali. Non disdegnano le furberie, gli accordi sotto banco, i trucchetti, i soprusi, le bugie, se queste azioni sono necessarie o opportune per ottenere un proprio tornaconto. Non si vergognano di queste azioni, a condizione che la conoscenza che gli altri hanno di tali azioni non provochi inconvenienti. Ritengono che le regole siano sostanzialmente delle scocciature da evitare e aggirare ove possibile. Gli altri sono entità che hanno valore nella misura in cui contribuiscono al proprio successo. Valgono se ammirano, se accettano, se eseguono, se comprano, se non creano problemi, se si accordano eventualmente a vantaggio di entrambe le parti, altrimenti se il vantaggio sta solo dalla propria è meglio ancora. Sono scaltri. Affermano a gran voce le proprie ragioni, e spesso riescono ad imporle. Non sono interessati ad ascoltare, ma solo ad affermare. Il livello culturale non è una discriminate per questa categoria.

  2. I titubanti.
    Oscillano tra i propri interessi personali e quelli degli altri, cercando di trovare sempre un compromesso accettabile per entrambe le parti. Si fanno più di un problema nel dire menzogne, compiere furberie, fare accordi sottobanco. Queste azioni vengono svolte solo se il proprio tornaconto è elevato, ed è possibile nascondere “la marachella” presso amici, conoscenti, parenti. Tendono a rispettare le regole, percepite come strumento di difesa per se stessi e gli altri. Le altre persone possono avere valore in se, indipendentemente se contribuiscano o meno al proprio successo o tornaconto. Non sono scaltri, e non apprezzano le persone che lo sono. Tengono conto delle opinioni degli altri, e a volte le fanno parzialmente proprie. Spiegano il loro punto di vista, senza imporlo. Sono di livello culturale alto o medio-alto.

  3. Il gregge
    E' composto da persone che mancano degli strumenti necessari per poter compiere delle scelte consapevoli, e si lasciano influenzare in maniera determinante dalle persone in cui nutrono fiducia. Purtroppo mancano anche degli strumenti necessari per valutare se una persona meriti la propria fiducia o meno. Sono in grado di valutare solo per le azioni più semplici se esse siano vantaggiose per se stessi, per gli altri, o per entrambi. Conoscono le regole in maniera limitata, e le rispettano nella misura in cui le persone di loro fiducia gli dicono di farlo. Tendono a dare credito a chi urla più forte e con più convinzione slogan e idee semplici, piuttosto che seguire complessi ragionamenti che analizzano un problema sotto differenti punti di vista e prospettano differenti opzioni. Non sono sostanzialmente in grado di esprimere idee in maniera autonoma, limitandosi a ripetere quelle che sono stati in grado di recepire. Sono di livello culturale basso.

Esiste forse una quarta categoria, che potremmo chiamare santi, oppure eroi, ma che è di numero e influenza talmente limitata, che per gli scopi di quanto intendo qui esprimere, è preferibile che non venga considerata ne descritta.

Sono convinto del fatto che in Italia, il peso delle categorie degli egoisti e del gregge, sia superiore a quella degli altri paesi cosiddetti sviluppati.
Ritengo che questa circostanza stia determinando il declino dell'Italia.
Il fatto che Berlusconi sia al governo (facendo quel che fa), è una semplice conseguenza, ma non è la causa dei nostri mali.
La causa siamo noi: la nostra storia, e la nostra cultura.

Durante il dopoguerra, il tumultuoso sviluppo economico che ci ha consentito di diventare, nei primi anni ottanta, la sesta potenza mondiale, è stato favorito dalla numerosità degli egoisti, che facendo i propri interessi hanno determinato la crescita di una miriade di piccole imprese, che hanno trovato terreno fertile e si sono sviluppate grazie alla scarsità di regole, o comunque alla facilità di aggirarle, in un'epoca in cui le piccole e medie imprese erano quelle che avevano più successo, su dimensione locale. La globalizzazione era ancora al di la da venire. Il gregge e i titubanti hanno beneficiato in buona misura della crescita trainata dagli egoisti. E tutti vissero felici e contenti.

A partire dagli anni novanta, la globalizzazione ha fatto sì che le aziende di piccole dimensioni perdessero competitività. I paesi con un livello culturale più alto ovvero, per usare la mia terminologia, i paesi in cui in cui il gregge ha una dimensione più piccola dei titubanti, sono anche caratterizzati da un sistema di regole e da una storia nazionale che hanno facilitato la presenza di imprese di grandi dimensioni.
L'impressionante perdita di competitività dell'Italia negli ultimi vent'anni, e quindi la sensazione che venti anni fa si stesse meglio, sono dunque effetto dell'inferiorità culturale del popolo italiano, che ha determinato e continua a favorire un'economia basata su aziende piccole e inefficienti, che galleggiano eludendo le regole e gli interessi della collettività, e che sono destinate a perdere posizioni su un mercato ormai globale.
La torta, in virtù della perdita di competitività, si sta quindi rimpicciolendo, e la fetta più grande se la accaparrano gli egoisti, che essendo al potere non si fanno scrupoli di lasciare agli altri solo le briciole, sempre più scarse.

In questo contesto, passando da un'ottica economica a una polita, Berlusconi rappresenta il campione degli egoisti.
Berlusconi, visto che si è ritrovato al potere, sta trasformando lo Stato Italiano in maniera tale da favorire se stesso, e nel far ciò favorisce la propria categoria di appartenenza, quella degli egoisti, che può prendere il sopravvento rispetto ai titubanti e al gregge, esattamente nella misura in cui si determini una debolezza nelle regole, o laddove queste siano di fatto inutili, inapplicabili, inefficienti, rispetto agli interessi della collettività tutta.

La maggioranza che sostiene Belusconi in parlamento, è essa stessa composta da egoisti, questa è la ragione per cui, pur sapendo che egli sta facendo solo i propri interessi, loro continuano a sostenerlo, nonostante faccia ridere il mondo, e dica una quantità di menzogne con una spudoratezza disarmante. Coloro che lo sostengono sanno benissimo che perdono essi stessi la faccia, almeno rispetto alle comunità delle persone coscienti, ma lo fanno nel nome di un obiettivo superiore: il proprio tornaconto.
Esso consiste, ad esempio, nel saccheggiare scuola e sanità pubbliche a favore di quelle private, possedute sempre e comunque dagli egoisti, ma soprattutto nello smantellare, sottrarre risorse e rendere più difficile l'operatività della la giustizia civile, in assenza della quale si muovono liberamente furbetti, truffatori, corruttori, mentitori, massoni, mafiosi e intrallazzatori. Peraltro il campione degli egoisti e principale artefice della Seconda repubblica rappresenta benissimo buona parte di queste categorie.

Il gregge in Italia è molto numeroso, ed ha fiducia di quello che ascolta “dalle persone famose” in TV. Non è assolutamente in grado di capire quando “una persona famosa” di cui si fidano stia dicendo bugie, o stia agendo contro l'interesse collettivo. E quindi votano per la maggioranza di persone famose che vedono in TV, soprattutto per quelli che urlano più forte degli altri, spesso nell'atto di propagandare delle assolute menzogne, cosa che pare riesca benissimo, a giudicare dai voti che ricevono.

titubanti, anche quando hanno ragione, si fanno invece un mucchio di problemi. Vorrebbero un'Italia diversa e più equilibrata, come sarebbe il caso che fosse, ma per fare onore alla propria denominazione sono sempre indecisi: sul leader, sugli obiettivi, sul programma, sulle guerra, sugli alleati, su questo e su quello. Con tutte queste indecisioni, la loro capacità di convincimento del gregge è bassissima. Se invece parlassero come una sola voce e si esprimessero tramite idee chiare e nette, forse qualche pecorella la porterebbero con se. Purtroppo per farlo dovrebbero snaturarsi, e diventare meno titubanti e un po' più scaltri, se non proprio egoisti.

Ecco perché questo blocco di potere è al governo: sono i più forti, non hanno nessuno scrupolo, e hanno un enorme seguito tra le persone che non sono in grado di capire che glielo stanno mettendo nel …
Ecco perché l'Italia sta diventando sempre più brutta.

Ma non dobbiamo lamentarci, o trascurare, o fuggire da questa realtà.

Prendiamo atto della nostra inferiorità culturale:

Aiutiamo i nostri concittadini che fanno parte del gregge a capire cosa sta succedendo: spieghiamolo e argomentiamolo con la massima determinazione e convinzione di cui siamo capaci.

E' venuto il momento di impegnarsi in prima persona.